Di biodinamica, euritmia e pedagogia steineriana si comincia a sentire parlare molto spesso sui media ma anche nei più svariati ambiti sociali e quasi sempre con cognizione di causa. Stanno sdoganando l’antroposofia? Tante persone ormai sanno a cosa ci si riferisce quando si specifica: “No, non bio. Biodinamico…”. Anche il nome Rudolf Steiner provoca sempre meno la domanda “Rudolf Steiner chi?”. Probabilmente tutto parte dalle celebrazioni del centenario del Convegno internazionale di filosofia di Bologna svoltesi del 2011 seguite dalla mostra “Rudolf Steiner. L’alchimia del quotidiano“, una grande retrospettiva ideata dal Vitra Design Museum di Weil am Rhein e approdata a cavallo tra il 2011 e il 2012 al Mart di Rovereto. Un’esposizione incentrata sul pensiero di Steiner e sull’influenza che questo ha avuto trasversalmente su tutte le discipline della cultura contemporanea ispirando il lavoro di artisti del calibro di Piet Mondrian, Wassily Kandinsky e Joseph Beuys. Le occasioni per poter conoscere l’opera del fondatore dell’antroposofia, successivamente, si sono moltiplicate e ogni settimana ormai in tutta Italia ci sono eventi e manifestazioni a lui dedicati o che a lui si rifanno, l’ultima in ordine di tempo e importantissima è stata il XXXIII° Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica, che si è svolto dal 20 al 22 febbraio all’Università Bocconi di Milano e che ha visto la presenza di tanti relatori italiani e internazionali. Oltre alla relazione di Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica (Apab), si sono susseguiti svariati interventi, da Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, a Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole, da Carlo Petrini, presidente di Slow Food, ai tanti imprenditori agricoli, intellettuali, medici ed esperti di alimentazione. Da segnalare la presenza di Ibrahim Abouleish, fondatore in Egitto della straordinaria comunità agricola biologica e biodinamica Sekem che oggi vanta 20.000 ettari di campi coltivati strappati al deserto, una rete di 85 aziende impegnate a mantenere la biodiversità, una scuola di pedagogia steineriana e un centro di formazione e di ricerca. Un link utile è quello al sito La nuova ecologia Tv dove è possibile vedere diversi filmati degli interventi del convegno.
Le occasioni, dunque, si rincorrono incessantemente. Leggo oggi sul sito “Young, The social paper” che la Medicina Antroposofica e l’Arte Terapia saranno presenti sul Lago di Garda dall’8 al 10 maggio per la 5° edizione di MedCam 2015, l’appuntamento annuale con il Congresso Internazionale delle Medicine non Convenzionali e Scienze Olistiche.
Che cosa sta succedendo? Forse che, finalmente, le grandi rivelazioni di Rudolf Steiner possono cominciare a essere sdoganate e riconosciute in tutti gli ambiti, da quelli accademici a quelli politici, sociali ed economici? Un po’ dappertutto insomma… Forse che, finalmente, anche il mondo antroposofico può essere riconosciuto e accettato per un proficuo scambio con “il mondo esterno”? Ciò sarebbe a tutto vantaggio di chi vive situazioni sempre più problematiche, divenendo così apportatore di un’evoluzione sociale e umana accessibile a tutti. Certo, divulgandosi corre il rischio di meticciarsi, di perdere qualcosa della sua “originaria purezza”. Ma non è sempre stato così? Ogni impulso spirituale, espandendosi, si è fatalmente corrotto nel tempo e sarà così anche questa volta. Non c’è niente di assoluto e definitivo nel mondo: il mondo si evolve gradualmente e ci sarà bisogno nel futuro di “rivelazioni” sempre più avanzate che, dapprima retaggio di pochi spesso ignorati o addirittura martirizzati, poi diventano patrimonio culturale di una umanità sempre più progredita.
Mah… Stiamo a vedere… Con tutta probabilità è ormai tempo che la biodinamica, la medicina antroposofica, la pedagogia steineriana e tutte le arti rifondate da Steiner possano arrivare proficuamente a tutti gli uomini.
Buongiorno e grazie del bell’articolo, cui vorrei dare qualche parola di sostegno. Osserverei che anch’io non ritengo l’aprirsi al mondo come qualcosa che ‘corrompe’ l’Antroposofia; credo invece sia il suo vero spirito. Con la fondazione della Società Antroposofica, Rudolf Steiner ha inteso fondare qualcosa che fosse ‘la Società più moderna del mondo’. Esortava gli antroposofi a servirsi della tecnologia loro disponibile ed a rimanere al passo con i tempi. Ha invitato a conciliare la più piena vita pubblica con il più profondo esoterismo. Ancora oggi il tema antroposofico internazionale è ‘L’Io conosce se stesso nell’apprezzamento positivo del mondo’. Nel suo testo ‘Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori’, Rudolf Steiner rileva che la via antroposofica non richiede di isolarsi o di evitare le esperienze del mondo, ma richiede invece di saperle utilizzare come sorgenti di conoscenza e di impulsi morali. Lasciare che siamo noi a fecondare il mondo, e non lui a sommergere noi, ma dopo averlo sperimentato e conosciuto.
Credo quindi che l’Antroposofia non potrà mai corrompersi finchè si rivolge con interesse ed amore al mondo, trovando costantemente nuove soluzioni e nuove forme, che non sono meno profonde o spirituali solo perché diverse da quelle del passato. Si corromperà se vorrà chiudersi in una ‘originaria purezza’, in cui conserverà delle forme perdendo il contenuto di cui esse non erano altro che vestiti. Secondo le intenzioni di Rudolf Steiner, ‘l’Antroposofia non si occupa di accumulare conoscenza, ma di generare vita’.
Grazie ancora per il vostro impegno e buon lavoro.
Bellissimo-meraviglioso commento di un profondo conoscitore.Fiera ed orgogliosa che esistano pensieri come il tuo…..
Veramente gentile, grazie mille. E’ bello ci siano questi confronti…
riportato su http://antroforum.forumfree.it/?t=70697505
Direi che se i tempi sono maturi bene, se no bene ugualmente… ciò che deve accadere è bene che accada, o no?
Buongiorno,
Ci sarà corruzione solo dove c’è già corruzione. La corruzione vede corruzione e opera secondo la propria corruzione. Perciò, dipende molto dai singoli individui. Il grano non cresce insieme alla zizzania?!